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VIAGGIO TRA SENSI ED ANIMA

Per l'autrice fotografare non è un semplice immortalare di avvenimenti e nulla più: è creare uno specchio dell'arte capace di cogliere la realtà nella sua magia effimera. [...] Fotografa e viaggiatrice la Angelini si identifica come indagatrice, scopritrice di quella ricchezza di sensi e significati, negati ai più, che sta celata dietro e all'interno dei fenomeni più decisamente apparenti. Nel suo "dire" coesistono la luce dell'invenzione e la scoperta di realtà imprevedibili, appannaggio dell'utopia e della ucronia. L'immateriale diventa tangibile. [...]Un lungo percorso, intenso, per fondere sensibilità e cultura tecnica e professionalità [...] ma è nella concentrazione che si ritrova costantemente l'artista, anzi la magia dell'artista, che vede oltre il visibile, anticipa l'attesa emozionale [...] e studia gli effetti della oniricità nella rappresentazione materiale, figurativa.

                                                                            Giorgio Barberis, Corriere dell'Arte

I MACRO-FRAMMENTI-ASTRATTI DI ANNA MARIA ANGELINI CHIARVETTO

Colori accesi dalla luce, frammenti di immagini e sottili emozioni, caratterizzano le macrofotografie di A.M.A.C. In ogni "tavola" s'individua il senso di un discorso legato all'ambiente, alla suggestione di una natura colta con la Nikon 801 (obiettivo Sigma 35-135 mm), alla volontà di catturare e trasmettere l'essenzialità di una forma o di una lirica atmosfera. [...] Hanno preso consistenza le sue ricerche espressive, mentre la rappresentazione è approdata , all'astrattismo, a cromatiche pagine informali , a un continuo dialogo tra l'artista e la realtà circostante. Le fotografie esposte nella galleria di Anna Virando (tutte elaborate senza l'impiego del computer) raccontano di una profonda attenzione rivolta verso il rosso papavero, le piume d'uccello, i riflessi sull'acqua, che fissa con sensibilità e una subitanea intuizione.

                                          Angelo Mistrangelo, critico d'arte de "La Stampa", Torino

In una precedente occasione ho avuto modo di definire la sperimentazione di Anna Maria come visione del "fuori di sé" attraverso un "TERZO OCCHIO", l'occhio della mente che trasforma l'oggetto dell'osservazione [...] in una sostanziale e reale visione delle proprie emozioni. [...] Le immagini che stiamo osservando non vanno alla casuale ricerca del bello psicologico, dei bei colori, anche se questi ci sono. Testimoniano l'emozione che coinvolge l'artista quando scopre segreti non percepibili alla consuetudine quotidiana, quando si sente esaltato dalle segrete cose che vivono in noi, ma che a noi sfuggono a causa della pigrizia. [...] Emozioni pure, non contaminate da abbellimenti che ne corrompono la più sostanziale esperienza emozionale. [...] Entrando nel profondo delle cose, nel microcosmo d'oggetti attivi sui sensi per consuetudine tramandata dalla tradizione ripetitiva ma lontani dalla vera trasmissione di interiorità spirituale.

                                                                                        Giuseppe Franzoso, critico

Un 'astratto materico naturale', di una dolcezza straordinaria, quasi un monocromatico rosa la cui trasparenza è tale da vedere, inglobata nello spessore, che solo la natura sa creare. È la magia di un'artista nata che vede oltre il visibile, che scrive poesie in ogni momento e che quando ha la macchina fotografica in mano, penetra nella natura e ne coglie la più intima bellezza, portando alla luce quel particolare che è la vita. E tu la senti e ammiri queste foto astratto-informali che, mentre suscitano le più intime emozioni, ti legano profondamente a sé.

                                                                                 Valter Fabbri, Corriere dell'Arte

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